IL CINEMA
Prima Parte

Vede la nascita nel 1895 e nel 1926, negli Stati Uniti, esce il primo film sonoro, l'anno seguente, sempre negli Stati Uniti, iniziano le trasmissioni televisive sperimentali, con il secondo dopoguerra si apre ovunque, paese dopo paese, l'età della televisione. La prima metà del Novecento ha assistito al sorgere e al consolidarsi della grande industria dell'immagine in movimento; la tecnica della fotografia le aveva aperto la strada e la gente trovò negli spettacoli un nuovo tipo di divertimento e un nuovo modo per passare il tempo libero. Appena uscito dalla fase sperimentale, dopo aver ormai perso del tutto l'alone di magia e di sbigottimento che aveva caratterizzato le prime proiezioni, il cinema diventa subito un'industria, una complessa macchina organizzativa destinata alla produzione di beni che la civiltà di oggi spinge a consumare in continuazione, e consumatori sono gli spettatori. Oguno di noi, infatti, chiede al cinema un momento di evasione, un mezzo per uscire dalla noia e dalla monotonia della vita quotidiana e vivere attraverso le immagini proposte avventure fantastiche, identificarsi con i personaggi, scoprire mondi sconosciuti e lontani.

I primi esperimenti eseguiti da Eadweard Muybridge, John D. Isaacs, ed Ottomar Anschütz in Germania, benchè rivolti nella direzione sbagliata, accesero un primo interesse nel potenziale del cinema. Max ed Emil Skladanowsky, inventato il Bioscopio (un sistema a doppia proiezione), presentarono i loro film pubblicamente al Wintergarten di Berlino il 1 novembre del 1895, anticipando, di più di un mese, il primo spettacolo pubblico dei Lumières.

All'origine utilizzato esclusivamente per la produzione di documentari, ben presto il cinema si trasformò in mezzo di spettacolo e quindi di espressione artistica. Negli USA nacquero negli anni '10 i primi locali di proiezione di brevi filmati (nickelodeons), insieme alle prime case di produzione e i primi studios a opera dei pionieri del cinema, come M. Loew, L.B. Mayer e S. Goldfish (Metro-Goldwin Mayer), i fratelli Warner, W.H. Fox, mentre in Europa l'unico in grado di contrastare il predominio USA fu il francese C. Pathé. Con i primi film di inseguimento (L'assalto al treno di E.S. Porter, 1903) il montaggio fu usato come elemento espressivo, così come il primo piano, il campo totale, le dissolvenze. In Francia G. Méliès fu il primo a riconoscere la figura del regista-artista; il cinema muto iniziò a suddividersi in filoni e a creare i suoi idoli, soprattutto negli USA, dove esplose il mito di Hollywood. Gli attori, più dei registi, furono i protagonisti principali di questa fase americana: C. Chaplin e B. Keaton per il cinema comico, Rodolfo Valentino nel cinema d'amore, D. Fairbanks e Tom Mix in quello avventuroso, Gloria Swanson nella commedia mondana. Il primo film tedesco che fu preso seriamente in considerazione dalla stampa è stato Der Andere (L'Altro), diretto da Max Mack nel 1913. Il film era basato su un dramma di Paul Lindau, che ha l'onore di essere il primo, famoso, "autorenfilm". In URSS (S.M. Ejzenštejn, V. Pudovkin) e in Europa (L. Delluc, A. Gance, J. Renoir, M. Guazzoni, R. Wiene) il c. muto d'arte raggiunse le sue massime espressioni. Nel 1927, con la proiezione di Il Cantante Jazz di A. Crosland con Al Jonson, si aprì l'epoca del sonoro e il cinema acquistò un nuovo fondamentale strumento espressivo.

Seconda Parte