LA GRANDE ILLUSIONE («La grande illusion», 1937)

Regia: Jean Renoir. Soggetto e sceneggiatura: Charles Spaak, Jean Renoir. Direttore della fotografia: Christian Matras. Direzione artistica: Eugene Lourie. Montaggio: Marguerite Renoir. Musica: Joseph Kosma. Produzione: Les Realisations d’Art Cinematographique. Origine: Francia. Durata: 1 h e 54’.

Prima Guerra Mondiale. Fatti prigionieri dai tedeschi dopo che il loro aereo e stato abbattuto da von Rauffenstein, il capitano De Boieldieu e il tenente Marechal tentano più volte di evadere. I due vengono allora trasferiti alla fortezza di Wintesborn, comandata da von Rauffenstein, ora invalido e costretto alle retrovie: costui tratta con particolare riguardo De Boieldieu, nobile come lui e con un identico senso dell’onore militare. Un incidente consentira a Marechal e a Rosenthal (un soldato ebreo) di fuggire, mentre il capitano sacrifica la sua vita per coprirli.

Jean Gabin (ten. Marechal), Pierre Fresnay (cap. De Boieldieu), Eric von Stroheim (comandante von Rauffenstein), Marcel Dalio (Rosenthal), Julien Carette (Cartier), Jean Daste (il professore), Jacques Becker (soldato inglese).

Nato a Parigi nel 1894 e morto a Beverly Hills, in California, nel 1979, Jean Renoir, secondogenito del pittore Auguste, e uno dei grandi maestri del cinema francese. Debutta co- me regista con «La figlia dell’acqua» (La fille de I’eau, 1924), ma i suoi capolavori li realizza con I’avvento del sonoro. Ricordiamo «La cagna» (La chienne, 1931), «Boudu salvato dalle acque» (Boudu sauve des eaux, 1932), «Toni» (id., 1934), «La scampagnata» (Une partie de campagne, 1936), «La regola del gioco» (La regle du jeu, 1939). Nel 1940 si trasferisce in America dove continua a lavorare con alterne fortune fino al 1969.