RISATE DI GIOIA (1960)

II film, che vide la prima apparizione italiana di un giovanissimo Ben Gazzara, fu un mezzo fallimento per Monicelli dopo il grande successo di «La grande guerra». II soggetto della pellicola era tratto da due racconti di Alberto Moravia: «Risate di gioia » e «Ladri in chiesa».

Mario Monicelli Sceneggiatura: Suso Cecchi D’Amico, Age, Scarpelli, Mario Monicelli. Direttore della fotografia: Leonida Barboni Direzione artistica: Piero Gherardi, Giuseppe Ranieri Montaggio Adriana Novelli. Musica: Lelio Luttazzi Produzione Silvio Clementelli per la Titanus Origine: Italia Distribuzione: Titanus. Durata: 1h e 46’.

Gioia, chiamata affettuosamente Tortorella, fa la generica a Cinecittà. La sera dell’ultimo dell’anno viene abbandonata da alcuni conoscenti timorosi di rimanere in tredici ad una festa. Senza perdersi d’animo, Tortorella recupera un suo amico, Umberto, piccolo imbroglione e truffatore, e si reca con lui al veglione. Umberto però, ha accettato I’invito della donna soltanto per poter realizzare qualche furtarello nella confusione della festa insieme al cinico Lello, borseggiatore professionista. Per Tortorella è I’inizio di una lunga nottata, in cui sarà vittima di illusioni sentimentali e che si concluderà con I’arrivo della polizia.

Totò (Umberto Venazzu, detto Infortunio), Anna Magnani (Gioia, detta Tortorella), Ben Gazzara (Lello), Fred Clark (I’americano), Edy Vessel (Milena), Mac Roney (guidatore della metropolitana), Toni Ucci (amico di Milena).

Mario Monicelli è nato a Viareggio nel 1915, A partire dal 1949 firma alcune regie insieme a Steno, come «Guardie e ladri» (1951). Sciolto il sodalizio con Steno, Monicelli si afferma come uno dei padri della «commedia all’italiana », realizzando oltre trenta pellicole, tra cui «I soliti ignoti» (1958), «La grande guerra» (1949). «L’armata Brancaleone» (1966), «La ragazza con la pistola» (1968), «Amici miei» (1975), «Un borghese piccolo piccolo» (1977), «Speriamo che sia femmina» (1986).