Piero Perona

IL CINEMA COMPIE OTTANT'ANNI, riduzione da Stampa Sera , 29 dicembre 1975

Seconda Parte

Abbiamo dunque la fotografia e la persistenza delle immagini. Manca però la proiezione che avviene a gradi. Bisogna analizzare e ricostruire il movimento. In Francia Etienne-Jules Marey inventa il fucile fotografico, fiero progenitore della cinepresa, che permetteva di sparare su un disco ben 12 immagini al secondo. In America Edward-James Muybridge sull'ippodromo di Sacramento fotografa dodici immagini successive di un cavallo bianco lanciato al galoppo che taglia i fili collegati con gli otturatori di altrettante macchine fotografiche. Ed ecco, sempre negli Stati Uniti, il genio di Thomas A. Edison che negli anni Ottanta, con l'aiuto di George Eastman, crea la pellicola per il suo Kinetoscopio. Il kinetoscopio non era tuttavia un apparecchio da proiezione perchè consentiva la visione ad un solo spettatore che doveva chinarsi su di una sorta di scatola.

In Francia non si dorme. Nel 1890 Louis Leprince usa un proiettore con un unico obiettivo e pellicola traforata di celluloide. E' a un passo dall'invenzione ma una sera, salito sul direttissimo Digione-Parigi, scompare misteriosamente portando con sé i propri segreti. Emile Reynaud, fin dal '77, lavora al prassinoscopio e arriva a proiettare strisce con 600-700 disegni, interessandosi al lato artistico e non commerciale della cosa. Spetterà ai Lumiére, in particolare a Louis, l'ultimo tocco. Lumiére copia dal meccanismo della macchina per cucire un quadro che permette di avvolgere la pellicola e di programmarla per un'intera sala. Il cammino era compiuto, dalla ripresa alla proiezione al trasporto. Con il cinematografo la tecnica dell'informazione e dell'espressione appariva destinata a rivoluzionarsi.

Il primo cortometraggio «L'uscita di fabbrica » suscitò entusiasmo a Rennes, a Lione, alla Sorbona tra il '94 e il '95. Solo il 28 dicembre, nel «Salon Indien» del Gran Cafè.
I parigini potevano finalmente assistere a pagamento allo spettacolo mentre i Lumiére, esausti, non erano presenti allo storico avvenimento.
Aveva fatto tutto loro padre Antoìne, un maniaco dell'attivismo.
Louis Lumiére il giorno di S.Silvestro scrisse con semplicità :
i Fratelli Lumiére
Louis (1864-1948) e
Auguste (1862-1954) Lumiére
«Mio padre ci aveva tormentati perchè gli lasciassimo organizzare queste rappresentazioni a Parigi e abbiamo tenuto a non immischiarcene affatto». Il cinema già camminava con le sue gambe.

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